I Commedianti a sostegno dell'Associazione





I "Commedianti della Pieve" tornano a teatro con un nuovo spettacolo il cui ricavato andrà a sostegno de "Le case di Daniele".

Lo spettacolo è una nuova commedia dialettale scritta da Nedda Alberghini Po e andrà in scena i prossimi 20 e 21 gennaio 2012, ore 21, al Teatro Borgatti di Cento (Fe).








Norma Andrade in pericolo di vita






Norma Andrade è la co-fondatrice, assieme alla nostra amica Marisela Ortiz Rivera, dell'Associazione "Nuestras Hijas de Regreso a Casa". Il 2 dicembre intorno alle 14.00 un gruppo armato ha sparato e ferito gravemente Norma Andrade. Norma è la madre di Lilia Alejandra García uccisa nel febbraio del 2001, Lilia era allieva di Marisela Ortiz Rivera. Malù, l'altra figlia di Norma è stata costretta a rifugiarsi da mesi a Città del Messico. Marisela, anche lei minacciata di morte, ha chiesto asilo ai vicini Stati Uniti. Jade e Kaleb i figli di Lilia Alejandra vivono con Norma , la loro nonna.
A questo link una lunga intervista di Norma Andrade con la figlia Malù, fatta a seguito della scomparsa della figlia maggiore Alejandra Lilia Andrade.






Norma è stata, non senza difficoltà, operata in queste ore per estrarle ben cinque proiettili dal corpo. La situazione permane grave per il proiettile che l'ha colpita al torace. Una mano ha subito un grave danno. Per questioni legate alla sua sicurezza , Norma è stata operata in una clinica privata.


Da circa un anno Marisela Ortiz è stata costretta ad emigrare negli Stati Uniti perchè minacciata per la sua attività di denuncia del femminicidio di Ciudad Juarez. Assieme, a lei diverse attiviste sono il bersaglio di intimidazioni e omicidi.
Le informazioni dirette dal Messico potete trovarle sul sito di Nuestras Hijas de Regreso a Casa.
Il Tavolo Torinese per Juárez ha aderito in queste ore al Comitato Internazionale di aiuto alla famiglia Andrade.




Di seguito la lettera che Marisela Ortiz Rivera, ha condiviso con tutte le associazioni di solidarietà sparse per il mondo:
Come sapete, Norma è stata oggetto di un attentato ieri alle due del pomeriggio, quando un soggetto le ha sparato sei volte mentre usciva da casa sua di fronte a Jade e Kaled,lasciandola gravemente ferita con cinque pallottole in corpo: spalla, braccio e torace.
Norma è in gravi condizioni ei, nonostante sia stata trasportata in un ospedale privato, i medici non hanno ancora potuto stabilizzare la pressione e normalizzare i livelli di zuccheri nel sangue..….Questa mattina avebbero dovuto fare un intervento per togliere le pallottole dal corpo ma non è stato possibile….lei è molto grave, ma è molto forte e confidiamo in Dio che saprà resistere, dato che deve svolgere un importante compito: la custodia di Jade e Kaleb, i figli che le ha lasciato Lilia Alejandra. Sono sicura che ciò le darà la forza di continuare..di resistere.
Per ora stanno concentrando gli sforzi per salvarle la vita……..Sua figlia Malu Andrade è appena arrivata a Ciudad Juárez per accompagnarla in ospedale. Nello stesso tempo sta seguendo il caso ed esigendo che le autorità investighino fino a scoprire la verità.
Per prima cosa le autorità dovranno rettificare con un comunicato che l’aggressione a Norma consiste in un attentato contro la sua vita e non in un assalto normale come accreditava la versione iniziale al fine di minimizzare i fatti……
Ci sono prove che la stavano cercando….Ieri mattina hanno telefonato alla scuola dove Norma insegna come maestra di gruppo per chiedere se era arrivata o a che ora sarebbe arrivata… e avvisarono che l’avrebbero aspettata fuori dall’edificio scolastico….successivamente si sono recati presso il suo domicilio dove si sono svolti i fatti, e la fortuna ha voluto che le pallottole che l’hanno raggiunta e rimangono nel suo corpo non l’hanno uccisa…lei è forte e lotta per la vita......
Anche i media stanno diffondendo una versione dei fatti corrispondente alla velina che hanno ricevuto dalle autorità, che non corrisponde oviamente alla realtà. La cosa certa è che è stata attaccata e delle sei cartucce dell’arma, cinque le sono penetrate in corpo, ed una delle pallottole si è conficcata nel torace (è quella che ci preoccupa; le altre sono nel braccio, nella spalla ed altre due le hanno lesionato una mano. Se avessero voluto prenderle l’auto, come sostiene la prima versione, avrebbero potuto farlo dato che era già ferita, invece non solo non l’hanno fatto ma non si sono presi nemmeno la borsa.
Vi ringraziamo moltissimo per il vostro appoggio e per la diffusione e per la dimostrazione di amore per Norma e per ciò che rappresenta in questa lotta contro il femminidio e la giustizia
Con grande speranza per Norma, con tutta la riconoscenza per voi…..continueremo ad informarvi puntualmente…..
Mtra. Marisela Ortiz Rivera
"Nuestras Hijas de Regreso a Casa"

Auguri di Buon Natale

E' tempo di bilanci per "Le Case degli Angeli di Daniele".
L'anno 2011 che si sta per concludere ha visto concretizzarsi numerose iniziative e occasioni per perseguire gli scopi di beneficenza verso chi è più bisognoso e sensibilizzazione a problematiche legate al rispetto dei diritti umani.
Dal viaggio in Equador e Perù di Nedda e Fortunato lo scorso gennaio e febbraio, è scaturita la piscina per disabili della scuola di padre Ramiro a Quito in Equador.







E' stato poi finanziata la "Escuela de la vida e de la paz" ad Arequipa in Perù, per garantire la continuità degli studi agli indigeni Quechua.


Quest'anno il Premio Internazionale "Daniele - Case degli Angeli" è stato assegnato a Patricia Troncoso, prigioniera politica mapuche. Il premio è stato ritirato da un suo stretto collaboratore che ha condiviso con lei il carcere, Josè Belisario Antileo Llanquileo. L'associazione ha già stanziato per le popolazione del lago Lleu Lleu la cifra destinata a finanziare la costruzione di una scuola.


Le Case di Daniele augurano a tutti "Buone Feste".





Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre è stata dichiarata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un tema importante per una riflessione attorno alle violenze che le donne subiscono nel mondo ma anche nella nostra società.
L'Associazione "Le Case degli Angeli di Daniele" promuove assieme al comune di Pieve di Cento una serata di riflessione su un tema molto duro come le mutilazioni genitali femminili.
Ne parlerà Daniela Laudano, responsabile sanitario della ONG "Bambini nel deserto".
La conferenza si terra nella sala "Dafne-Carletti" a Pieve di Cento il giorno 24 novembre 2011 alle ore 20,30.

Violenze negli asili afgani

Riceviamo il comunica stampa del CISDA, Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afgane ONLUS, per i soprusi che si stanno verificando a Kabul in asili gestiti da ong internazionali.

COMUNICATO STAMPA
Incursione armata nell’orfanotrofio di AFCECO, Kabul

Martedì 20 settembre alcuni parlamentari afghani accompagnati da diverse guardie del corpo armate hanno organizzato un’incursione nei locali dell’orfanotrofio Mehan di AFCECO (www.afceco.org), a Kabul, uno dei pochi luoghi in cui i bambini ospitati vivono dignitosamente, in un ambiente pulito e accogliente, andando a scuola, studiando musica e danza, imparando inglese, organizzando addirittura una squadra di calcio femminile.
Queste persone hanno minacciato e interrogato armi in pugno i bambini sino a farli piangere, terrorizzando il personale femminile presente in quel momento.
Le ridicole accuse, mosse con violenza in primo luogo dalla parlamentare Razia Sadat Mangal, ma anche dai parlamentari Najia Orgonwal e Kamal Nasir Osuli, muovevano il sospetto che il centro fosse “un bordello frequentato da occidentali”, “una missione attiva nella conversione dei bambini al cristianesimo”. Venivano anche poste domande sulle ragioni per cui viene insegnata musica e sulla cifra “molto alta” spesa per i bambini.
“Purtroppo”, denuncia AFCECO, “l’attacco è arrivato non dai talebani ma direttamente dalle istituzioni afghane”. “Perché”, prosegue il comunicato di AFCECO, “con tutti i problemi che ha il paese si spendono soldi ed energie per dare battaglia a degli orfani il cui solo crimine è il fatto di poter vivere in un luogo sicuro dove ricevono, cure, istruzione e affetto?”.
AFCECO, che gestisce diversi altri orfanotrofi sia a Kabul che in altre città afghane è una ong sostenuta anche da diverse organizzazioni e istituzioni italiane (Liberi Pensieri di San Giuliano Milanese, CISDA, Insieme si Può di Belluno, la Provincia di Trento ecc.) e statunitensi (USAID, Asia Foundation, Afghan Women’s Misson ecc.), conosciuta e apprezzata anche dai responsabili della cooperazione italiana in Afghanistan.

29 settembre 2011

Riportiamo poi la lettera con l'appello disperato della ong AFCECO. Il clima di convivenza a Kabul è molto compromesso dalla corruzione che dilaga in ogni piega della società e che vede con sospetto ogni attività da parte di europei e americani. Ritirare le forze armate, pomposamente dette "di pace" è forse l'unica via possibile. Subito!


Cari amici e sostenitori di AFCECO,
è nostro dovere informarvi di un episodio che merita tutta la nostra attenzione; dovremmo forse lavorare insieme per fare tutto il possibile affinché incidenti di questo tipo non si ripetano più. 

Martedì 20 settembre, AFCECO è stata ancora una volta il bersaglio di un’ostilità inspiegabile, che arriva non da insorgenti o taleban ma da autorità istituzionali interne alla nostra società civile. Alcuni membri del Parlamento afghano, accompagnati da guardie armate, hanno fatto irruzione nel nostro New Learning Center, approfittando di un’auto che stava uscendo dal cancello. Questi individui sono arrivati senza preavviso, minacciando, accusando e brandendo fucili. Il livello d’intimidazione era tale da sembrare quasi un'operazione militare contro una centrale di Al Qaeda nel cuore della notte. Le sole a fronteggiare questa violenta intrusione sono state le responsabili dell'accoglienza e della biblioteca del centro. 

I parlamentari sono entrati immaginando di vedere (così si sono espressi) “un bordello frequentato da occidentali che volevano approfittare dei bambini, oppure una missione attiva nella conversione dei bambini al cristianesimo”. Questo attacco è nato soprattutto dalle accuse di una parlamentare, Razia Sadat Mangal, che abita nei pressi del New Learning Center e che ha basato le sue accuse esclusivamente su “avvistamenti di occidentali che vanno e vengono”.
Gli unici “criminali occidentali” che frequentano il nostro centro sono in realtà i pochi volontari che insegnano la lingua inglese, giornalisti e rappresentanti di USAID, dell’ong Asia Foundation e alcuni funzionari delle Ambasciate statunitense e britannica. Va ricordato che la signora Mangal aveva tentato di entrare a sorpresa nel centro la settimana precedente, sempre accompagnata da guardie armate, ma non le è stato consentito perché nessuno può entrare nel nostro centro senza autorizzazione. Alla signora Mangal è stato detto che nel centro non c’era nulla da nascondere ed è stata invitata a prendere accordi per organizzare una visita di tutte le attività che AFCECO porta avanti.
Infastidita dalla risposta e senza prendere nemmeno in considerazione l’idea di richiedere un’autorizzazione per entrare, la signora Mangal ha costruito queste accuse ridicole, reclutando altri parlamentari e decidendo di entrare nel centro con le sue modalità.
È difficile spiegare il livello d’intimidazione che questi malfattori hanno rivolto al nostro staff! Altri parlamentari che facevano parte del gruppo erano Najia Orgonwal e Kamal Nasir Osuli che si è distinto per livore e aggressività. Sebbene alla fine della loro minuziosa indagine (fatta come se avessero un mandato d’arresto nei confronti del nostro direttore operativo) siano stati trovati soltanto libri scolastici, computer, strumenti musicali e lavagne le accuse rivolte erano di questo tenore: “Perché insegnate musica?”, “Perché spendete tanti soldi per questi bambini?”.
Alla fine queste persone hanno preteso di vedere uno degli orfanotrofi e hanno fatto il loro ingresso nell’orfanotrofio Mehan armati, questa volta terrorizzando i bambini. Una delle nostre bambine è stata interrogata fino alle lacrime. È importante che immaginiate il modo in cui questo sedicente “comitato di esame” abbia eseguito “il suo dovere”. Pensate a un’irruzione di guardie armate che urlavano ordini e insulti. Alla fine, questi assalitori hanno potuto soltanto minacciare di trascinarmi in Parlamento per rispondere delle attività di AFCECO. Il nostro staff ha riferito che alcuni di coloro che hanno svolto gli interrogatori (che non sono i parlamentari citati sopra) erano visibilmente imbarazzati.
Molte sono le questioni che pone un’azione di questo genere, ma la domanda principale è perché, con tutti problemi che deve affrontare l’Afghanistan, ci sono membri del Parlamento che usano tempo, energie e risorse per accanirsi contro degli orfani il cui unico crimine è quello di vivere in un posto sicuro, dove possono avere cure, istruzione e l’affetto dei loro compagni? Immaginiamo che, in parte, alcune persone vogliano cercare di creare l’“evento scandaloso” per mettersi in mostra e salire qualche gradino nel gradimento del governo. Ma pensiamo soprattutto che la prima battaglia sociale da portare avanti in Afghanistan sia quella di far accettare l’idea che ragazze e bambine abbiano diritto a istruirsi come i maschi, e che sia consentito loro di imparare qualcosa di universale come la musica o suonare un pianoforte.
AFCECO è una ong afghana legalmente registrata e ha le carte in regola per gestire i suoi orfanotrofi, per sorvegliare i bambini e per raccogliere i fondi necessari per le sue attività, senza aver bisogno di battersi per avere legittimazione. Quello che facciamo è semplice, limpido e non ideologico: le parole migliori per definire il nostro lavoro sono quelle di Brian Williams, di NBC News, che ha detto che l’orfanotrofio di AFCECO è un “porto sicuro” per i bambini più bisognosi.
I bambini sono stanchi di ricevere attacchi di questo genere. In altre occasioni, negli anni passati, abbiamo dovuto far fronte a casi simili: interrogatori offensivi e brutali da parte di agenti dell'intelligence e campagne diffamatorie da parte di media privati. Ma questa volta i malfattori si sono introdotti nella nostra casa e hanno spaventato i nostri bambini direttamente. Non abbiamo intenzione di accettare questa situazione e chiediamo, in nome della decenza e della democrazia, che i responsabili di tutto questo siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Sarebbe un passo importante che queste persone chiedessero scusa direttamente ai bambini e facessero ammenda.
Vi informiamo di questo incidente perché siamo una grande famiglia. Sappiamo che non avete grandi poteri, ma apprezzeremo le azioni di tutti coloro che saranno in grado di esercitare pressioni in modo costruttivo.
Grazie fin d’ora per il vostro sostegno e la vostra solidarietà

Andeisha

Terremoto in Turchia



Vogliamo divulgare l'appello dell'Associazione Europa Levante, per la città di Van, capitale del Kurdistan turco, e per tutta l'Anatolia devastata dal fortissimo terremoto il 23 ottobre.
Si stimano ad oggi 570 vittime e 2500 feriti, interi villaggi crollati e una temperatura di 10 gradi a mezzogiorno.


Di seguito l'appello con la richiesta di aiuto:

"La città di Van ed i suoi dintorni, nella regione curda della Turchia, sono stati colpiti domenica da un terremoto devastante che ha causato centinaia di morti e di dispersi, migliaia di feriti, distruzioni di interi quartieri e villaggi e di beni di grande valore storico ed archeologico (Van era l’antica capitale del regno degli Urartu nell’11 secolo a. C.).
Le condizioni della popolazione, che vivono in un’area estremamente povera, sono disperate. C’è bisogno di interventi urgenti per sostenere i soccorsi e assistere gli abitanti; occorre attivare forme di solidarietà e di cooperazione per aiutare la città e la regione in questa drammatica emergenza. Moltissime sono le richieste di aiuto che ci arrivano dalla popolazione e dalle associazioni della società civile della città.

Per offrire immediatamente un aiuto è possibile contribuire con un versamento sul conto corrente bancario intestato all’Associazione EUROPA LEVANTE, che sta organizzando prime forme di sostegno alla popolazione in collaborazione con VAN DER ( Associazione per la lotta contro la povertà e per lo sviluppo sostenibile) e con il patrocinio del Comune di Van. "

Per il versamento i dati da utilizzare sono i seguenti:
Associazione Europa Levante
Banca Popolare di Sondrio
Codice IBAN: IT13 G056 9603 2000 0000 8838 X21
Codice BIC/SWIFT: POSOIT22

Ultimi appuntamenti con "Segnali di Pace"

Sabato 22 ottobre alle ore 21,00, Nedda Alberghini Po condurrà la conferenza dal titolo "Il cammino non violento delle donne: da vittime a protagoniste" presso il teatro comunale di Castello d'Argile BO.
Domenica 23 ottobre alle ore 16,00, a San Giovanni in Persiceto presso la sala dell'affresco del Chiostro di San Francesco in Piazza Carducci 9, proiezione del documentario pluripremiato "Come un uomo sulla terra" di Andrea Segrè e Dagmawi Ymer.
Iniziativa in collaborazione con Amnesty Internationale e l'Associazione "Bambini nel deserto".

Si segnala anche il seminario "Donne al centro dello sviluppo, raccontarsi attraverso il lavoro" che si terrà sabato 22 ottobre alle ore 9 presso il teatro comunale "Alice Zeppilli" di Pieve di Cento.

A Bologna cerimonia d'onore per Patricia Troncoso


Sabato 15 ottobre alle ore 10.30 a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna, si è tenuta la cerimonia d'onore per l'assegnazione del premio "Daniele - Case degli Angeli" 2011, quinta edizione.
Ha condotto la cerimonia Anna Maria Cremonini, giornalista della testa regionale di RAI 3.
La sedia vuota con la bandiera Mapuche è simbolica della condizione di prigionera politica di PAtricia Troncoso. Ha ritirato il premio in sua vece il dirigente della comunità del movimento Josè Belisario Llanquileo Antileo, 32 anni, che ha scontato anni di carcere per le medesime accuse di terrorismo di Patricia.
Nella foto il momento della premiazione. Da sinistra: Fortunato Po e Nedda Alberghini de "Le case degli Angeli" Josè Belisario Llanquileo Antileo, la presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e il consigliere del Comune di Bologna Leonardo Luis Barcelò Lizana, fuggito dal Cile nel 1974 al tempo della dittatura di Pinochet.
Per l'occasione è stata realizzata una intervista a Patricia Troncoso via skype di David Monticelli, che ha curato anche il montaggio del video, con la traduzione di Raquel Garcia Prieto.
Questo è un importante documento di una forza dirompente, supera il normale sentire della cultura occidentale e ci da le chiavi per una diversa soluzione alla crisi contemporanea.

La lotta pacifica dei Mapuche nel Cile oggi

Nell'ambito di Segnali di pace e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Bologna, Sabato 15 ottobre 2011 alle ore 10,30 presso Palazzo Malvezzi, sala Consiliare della Provincia di Bologna si terrà il Premio Internazionale "Daniele - Case degli Angeli" - quinta edizione. conferito a Patricia Troncoso Robles, prigioniera politica Mapuche. Essendo Patricia Troncoso prigioniera politica nel suo paese, ritirerà il premio in sua vece Josè Belisario Llanquileo Antileo, 31 anni, che ha già scontato diversi anni di prigione con l’accusa di "associazione terroristica". La legge antiterrorismo risalente alla dittatura militare di Pinochet, è invocata per giudicare le azioni non violente degli attivisti Mapuche che rivendicano la terra dei loro antenati, oggi duramente spogliate dalle grandi multinazionali del legname, dell'acqua e minerarie.
Josè Belisario farà tappa a Ferrara e a Cento (Fe) dove incontrerà gli studenti delle scuole superiori. A Cento inoltre sarà il testimone di una serata dedicata per conoscere la lotta non-violenta del popolo Mapuche, presso il Palazzo del Governatore, sala Zarri, Venerdì 14 ottobre alle ore 21.
Rimarrà in Europa altre 7 settimane per portare la sua testimonianza in diversi paesi, dal Portogallo alla Svezia.

Il Nobel a tre grandi donne
















Non poteva arrivare in un momento migliore il riconoscimento del maggiore premio mondiale, il Nobel per la pace, assegnato a tre donne donne.

Momento migliore perchè è il mese di "Segnali di pace", il ciclo di iniziative e di eventi al quale dà un suo notevole contributo l'Associazione "Le Case degli Angeli di Daniele", quest'anno dedicato proprio alla "non-violenza", cioè le risposte della società civile ad aberrazioni ed orrori.
Si tratta della presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, prima donna presidente di uno stato africano; la connazionale Leymah Gbowee promotrice dello "sciopero del sesso", se i figli nascono dal rapporto sessuale e poi devono essere mandati in guerra a morire, tanto vale evitare di accoppiarsi, il dolore è senz'altro minore; la yemenita Tawakkul Karman, "la giornalista libera", 32 anni e fondatrice della associazione "Giornaliste senza catene" che ha avuto un ruolo di riferimento nella stagione di proteste che anche uno stato chiuso come lo Yemen ha attraversato. La notizia recente è che forse finalmente il Presidente Saleh si dimetterà.































Maccheroni e dignità: le donne di Bosnia

Lunedi 10 ottobre alle ore 16,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Pieve di Cento, Piazza Andrea Costa, si terra la conferenza sul ruolo delle donne nella riconciliazione della Bosnia di oggi.
Introdotta dalla Presidente de "Le Case degli Angeli" Nedda Alberghini, interverranno Laura Pozzoli, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pieve di Cento, Silvia Pinardi, Presidente della Libera Università e Manuela Calzolari di Amnesty International.
Per l'occasione verrà proiettato il filmato - documento girato a giugno 2010 in occasione del viaggio in Bosnia con una delegazione istituzionale composta da rappresentanti de "Case degli Angeli", Comune di Ferrara, Comune di Pieve di Cento, Comune di San Felice sul Panaro.

Lunedi 10 Ottobre: maccheroni e dignità a Pieve di Cento

Le iniziative della Associazione "Le Case degli Angeli di Daniele" all'interno di "Segnali di Pace" sono già entrate nel vivo. Si è partito con "Ni una Mas" a San Giovanni in Persiceto, che ha ripercorso la lotta di Marisela Ortiz Rivera contro il femminicidio di Ciudad Juarez in Messico.
Lunedi 10 Ottobre alle ore 16,30, presso la sala consigliare di Pieve di Cento in piazza Andrea Costa, si prosegue con la conferenza "Maccheroni e dignità: le donne della Bosnia e l'utopia della nonviolenza" che ripercorrà l'esperienza coraggiosa delle "madri di Srebrenica" di superare il trauma della guerra e ridare una speranza di sopravvivenza attraverso l'attività di un pastificio artigianale.
I prossimi appuntamenti preparati dalle "Case degli Angeli" saranno:
- Mercoledi 19 Ottobre, alle ore 16,30 a Bologna presso il dipartimento di Filologia Classica in via Zamboni 32, "Verba Manent: le parole restano", una risposta alla violenza verbale.
- Giovedì 20 Ottobre, alle 20,45 presso la Sala consigliare di San Pietro in Casale, via Matteotti 154, conferenza dal titolo "Dialogo fra i popoli per una nuova umanità", conferenza multimediale con proiezioni e performance teatrali.
- Sabato 22 Ottobre ore 21,00 presso il Teatro Comunale di Castello d'Argile in via Matteotti, 2 - Conferenza multimediale dal titolo "Il cammino nonviolento delle donne: da vittime a protagoniste della rinascita".
- Domenica 23 Ottobre ore 16,00, a San Giovanni in Persiceto presso la sala dell'affresco del chiostro di San Francesco, proiezione del film-documentario "Come un uomo sulla terra", patrocinato da Amnesty International che racconta cosa si nasconde dietro gli accordi con la Libia.
Ma soprattutto sarà importante la giornata di sabato 15 ottobre perchè alle ore 10,30 presso la Sala del Consiglo della Provincia di Bologna, via Zamboni 13, verrà assegnato il premio internazionale "Daniele -Case degli Angeli" a Patricia Troncoso Robles, prigioniera politica MApuche. Ritirerà il premio Josè Belisario Antileo Llanquileo.

Spettacolo di beneficenza in Pandurera a Cento

A sostegno delle attività umanitarie de "Le Case degli Angeli", il gruppo teatrale "La Rimbabend" presenterà "Ladro sarà Lei!", farsa brillante in due tempi.
Lo spettacolo si terrà a Cento (Ferrara) presso il Centro Polifunzionale Pandurera, sabato 1 ottobre alle ore 21,00.
Il ricavato sarà destinato al sostegno dell'asilo del villaggio poverissimo di Tarime, in Tanzania, costruito 10 anni fa dalla Associazione.
Ingresso 10 euro.

Segnali di Pace al via

L'edizione 2011 di "Segnali di Pace" 2011 sta per partire.
Il via sarà la grande "Marcia per la Pace" di Assisi che si terrà il 25 Settembre.
Anche quest'anno "Le Case degli Angeli di Daniele" contribuiranno con diverse iniziative a diffondere e divulgare la cultura della pace e della non violenza.
La giornata più importante del ciclo di iniziative delle "Case di Daniele" sarà il conferimento del Premio Internazionale Sabato 15 Ottobre a Bologna presso la sala del Consiglio in via Zamboni 13 alle ore 10.30.
Quest'anno il riconoscimento è stato assegnato a Patricia Troncoso, prigioniera politica e attivista dei diritti del popoli Mapuche in Cile.

La pacifica rivolta degli studenti cileni

Come non se ne vedevano da tempo, a Santiago del Cile gli studenti sono in piazza pacificamente per protestare contro una scuola d'elite.
Sono però circa quattro mesi che gli studenti cileni stanno occupano circa settecento istituti di istruzione secondaria per chiedere una istruzione più equa. Alle proteste si sono uniti genitori e docenti.
Anche le università statali sono a pagamento e le rette possono arrivare mille euro al mese, e per pagarle le famiglie sono costrette a contrarre debiti decennali a interessi molto alti (si calcola che le spese per l’istruzione rappresentino il 40 per cento delle entrate di una famiglia di classe media).
Le proteste sono gioiose, con sfilate di carri allegorici e flash mob, ma la determinazione è forte come la loro affascinante leader Camila Valejo.

Fermati attivisti per Gaza

Lo yacht francese Dignité – Al Karama, che portava aiuti umanitari a Gaza, è stata abbordata dalla marina israeliana e condotta a forza nel porto israeliano di Ashdod.
Sullo yacht erano presenti 16 cittadini di diverse nazionalità, attivisti per la pace che condividono con eroici gesti di resistenza la terribile sorte dei palestinesi di Gaza.
Vedi il sito di Freedom Flottilla Italia
E il ricordo va al pacifista italiano Vittorio Arrigoni, sequestrato e ucciso il 18 aprile scorso, che ha speso la vita in difesa della dignità e dei diritti umani dei palestinesi di Gaza.

In vacanza con l'Associazione



L'Associzione ONLUS "Le Case degli Angeli di Daniele" vuole suggerire una ottima soluzione di soggiorno per 7, 15 o 30 giorni nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre sull'altipiano di Asiago.
Per qualsiasi informazione, contattaci al numero 347 2749480 oppure scrivici all'indirizzo mail e.fornaciari@email.it

"Las Patronas": donne con un cuore grande

Nello stato messicano di Veracruz, opera un gruppo di 14 donne, dette "Las Patronas", che da 15 anni sono attive per portare sollievo ai tanti emigranti che dal centroamerica si dirigono verso gli Stati Uniti.
Si calcola che ogni anno 400.000 persone compiano più di 8.000 Km in clandestinità per raggiungere l'agognata meta. Il mezzo per eccellenza per spostarsi è il treno. Si calcola che fra questi, almeno 5.000 persone perdano la vita, un numero indefinito finisca mutilato o invalido a seguito di incidenti e un altrettanto numero indefinito di persone scompaia nel nulla.
Queste donne dal cuore grande preparano cibo e bottiglie d'acqua che offrono ai migraniti sui treni in corsa.
E' un corto premiato al Festival del Cine Politico di Ronda.
http://www.elpais.com/videos/cultura/Inmigrantes/moscas/elpvidcul/20110121elpepucul_1/Ves/

Referendum del 12 e 13 Giugno

Una lettera aperta sta girando in questi giorni per denunciare il silenzio dei media televisivi (RAI e Mediaset) su i referendum del 12 e 13 Giugno.
Sono i referendum abrogativi delle leggi antidemocratiche che privatizzano l'acqua, che segnano il ritorno al nucleare, mentre il quarto quesito riguarda l'abolizione del "legittimo impedimento".

Lettera di Maria Chiara Alberton:

Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton

Mariachiara Alberton è giurista.
Dopo la laurea in giurisprudenza a Torino, Mariachiara Alberton ha proseguito l'attività di studio e ricerca in diritto ambientale con un master a Milano, alcuni corsi di specializzazione tra Germania, Francia e Inghilterra e un dottorato a Siena. Ha svolto attività di consulenza per il Ministero dell’ambiente nei progetti di cooperazione con i Balcani (attuazione del Protocollo di Kyoto e recepimento del diritto ambientale Eu) e con la Cina (danno ambientale) e di docenza a contratto di diritto Ue presso l'Università di Siena. Dal gennaio 2010 è ricercatrice presso l'Istituto per lo studio sul federalismo e Regionalismo dell'EURAC.

RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
12 giugno.
QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il
referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

In difesa di Gianni Proiettis

Proponiamo la traduzione (a cura di "Onda Durito - Rodu Brescia")di un articolo apparso su "La Jornada" del 23 Aprile 2011, nel quale la grande scrittrice messicana Elena Poniatowska, si scaglia contro l'assurda espulsione dal Messico del giornalista e docente universitario Gianni Proiettis. La sua riflessione va oltre l'ingiusta vicenda dell'amico italiano per denunciare un sistema perverso di riduzione al silenzio delle voci scomode operato dal governo messicano.


La libertà di espressione, diritto riconosciuto in Messico attraverso la Convenzione Americana sui Diritti Umani, viene nei fatti elusa. Il Messico è uno dei paesi più pericolosi dove almeno 71 giornalisti sono stati uccisi dal 2000 e altri 13 sono scomparsi dal 2003. Molti scappano all'estero per paura delle rappresaglie dei narcotrafficanti, o dagli elementi corrotti di esercito e polizia. La minaccia ai media da parte di mafie e cartelli è stato pubblicato a Febbraio da Reporter Senza Frontiere nel documento “Organized crime: muscling in on the media"

In difesa di Gianni Proiettis
di Elena Poniatowska
(scrittrice messicana)

E' diventato un luogo comune affermare che essere giornalista in Messico è pericoloso, però la deportazione dell'italiano Gianni Proiettis – dopo 18 anni di lavoro ininterrotto in Chiapas – dimostra che il governo messicano elimina i suoi critici e pretende di ridurre l'esercizio del nostro lavoro a quello di scribi e lacchè.
I giornalisti critici che si occupano delle questioni del paese sono mal visti e, nella maggior parte dei casi, rifiutati e addirittura espulsi.
Fin dal 1994, molti sono stati demonizzati dal regime intimorito dalla popolarità del Movimento Zapatista di Liberazione Nazionale e del suo portavoce il subcomandante Marcos. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nel suo articolo 19, definisce il diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include quello di non essere molestato a causa delle proprie opinioni, di indagare e ricevere informazioni e opinioni, e quello di diffonderle, senza limiti di frontiere, attraverso qualsiasi mezzo di espressione. Tuttavia, in Messico questo articolo è lettera morta.
Tutte le organizzazioni dei Diritti Umani hanno condannato il trattamento verso i giornalisti nel nostro paese come uno dei peggiori del mondo. Il Messico è una delle nazioni dove è più difficile esercitare tale lavoro: sequestrati, espulsi, assassinati, e, ovviamente, che nel caso si sia corrispondenti di guerra.
Di questi tempi, è vero, quando il perseguimento dei narcotrafficanti uccide i civili, è facile concludere che il Messico è in guerra. K.S. Karol, de L’Express de France si stupiva per l'atteggiamento delle autorità messicane verso qualsiasi possibilità di critica e della loro assurda capacità di vendetta. Accettare la critica è uno dei puntelli di un governo civilizzato ma ad oggi, i nostri governi hanno risposto con rabbia verso la minima denuncia..
Si dovrebbe ricordare il furore della Società di Geografia e Statistica contro Oscar Lewis per la sua denuncia sulla povertà nel suo libro Los hijos de Sánchez negli anni '60 o la più recente crociata contro Carmen Aristegui, senza dimenticare Lydia Cacho, che aveva evidenziato con sano eroismo i vincoli tra governatori e pedofili e continua afarlo a rischio della sua stessa vita.
E' inviolabile la libertà di scrivere e di pubblicare scritti su qualunque materia. Nessuna legge, né autorità può stabilire la previa censura (…) dispone l'articolo 7 della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani.
Se il governo del Messico, invece di preoccuparsi di perseguire i giornalisti, li rispettasse e proteggesse, di ben altro tipo sarebbe la vita dei cittadini nel nostro paese. Se con la stessa efficacia con la quale si castigano i giornalisti e li si elimina, si combattesse il narcotraffico sarebbe tutta un'altra musica ma, sembra che il governo nella sua strategia abbia altre priorità e difenda interessi inconfessabili.
Lo Stato messicano fa parte della Convenzione Americana sui Diritti Umani che proibisce la censura ed assicura la più ampia protezione al diritto alla libertà di espressione. Eppure, il corrispondente de Il Manifesto Gianni Proiettis, dopo essere stato sequestrato e minacciato di venire gettato in una gola in Chiapas, a fine 2010, due poliziotti giudiziari lo hanno fatto salire su un aereo senza altre spiegazioni ed è volato a Roma, la sua città natale.


Il 15 aprile, Gianni Proiettis si è presentato alle 10.30 del mattino negli uffici del Instituto Nacional de Migración (INM) a San Cristóbal de las Casas, Chiapas, perché secondo le autorità era scaduto il suo permesso migratorio FM2. Il giorno stesso le autorità lo hanno trasferito nella capitale dello stato, Tuxtla Gutiérrez, lo hanno fatto salire su un aereo privato in direzione di Città del Messico e alle sette di sera su un aereo di linea Aeroméxico con destinazione Madrid, custodito da due agenti del INM. A Madrid lo hanno detenuto per altre 24 ore ed è arrivato a Roma il 17 aprile senza altro che i vestiti che portava indosso.
Fare visita a Gianni e a Maribel Proiettis a San Cristóbal de las Casas era un vero piacere. Vivevano in modo tranquillo e sobrio, coltivavano le verdure nell'orto e dormivano in una casetta di legno nel quartiere Cuxtitali, dove tutti lo conoscevano e gli volevano bene. Coltivavano gli ortaggi e ti offrivano un cibo sano, di origine biologico nei piatti usciti dal tornio a pedale di Maribel, che lei stessa aveva lavorato.
Tutto il vasellame era fatto da loro, beh, l'aveva disegnata Maribel ma Gianni sapeva proprio tutto della cottura dell'argilla e della durata in forno per far si che i pezzi non si rompano. Nessuna vita più semplice, più sana e senza altre pretese quella dei Proiettis.
Si erano lasciati alle spalle il meccanicismo delle metropoli e poco gli mancava di tessersi da sé anche i vestiti.
Gianni stava molto bene con il suo cappello di paglia mentre stava chinato sui carciofi e Maribel scendeva tutti i giorni alla UACh (Universidad Autónoma de Chiapas) a fare lezione e a delineare insieme ai suoi alunni progetti di sviluppo sociale per le comunità più bisognose dello stato.
Anch'egli insegnante nella stessa università, Gianni Proiettis si è laureato Magna Cum Laude all'Università La Sapienza di Roma, Italia, forse l'università più tradizionale e riconosciuta d'Italia. Diplomato dal Ministero dell'Istruzione di Francia, insegnava corsi di francese, inglese, italiano e tecniche di traduzione. Uomo del Rinascimento, era solito scrivere articoli, reportages ed interviste come quella che fece a Lula in Brasile. E' stato il primo giornalista a intervistare il subcomandante Marcos per l'Unità, nel gennaio 1994.
Alla UACh, Proiettis insegna dal 1993. Specializzato in antropologia con un master su passato e presente dei maya, la loro storia e religione. Proiettis ha insegnato Storia della religione, Stato e società. tecniche linguistiche ed etnografiche, come anche corsi intensivi di inglese per promotori turistici di lingua tzotzil.
I suoi alunni, che in maggioranza provengono soprattutto da comunità emarginate del Chiapas e hanno accumulato gravi deficit educativi, gli volevano bene ed una di loro ha scritto a sua moglie:
Professoressa Maribel, mi unisco alla voce di tutti i miei compagni e compagne per l'ingiustizia perpetrata contro il nostro caro Gianni. Se in un dato momento c'è bisogno di voci e di cuori per manifestare, conti su di me. Mi metterò in contatto con altri compagni, Adriana.

Protesta delle donne nello Yemen

Il 16 aprile scorso, un migliaio di donne vestite di nero, hanno marciato fino alla Procura della capitale San'a dove hanno presentato una denuncia contro il presidente Ali Abdallah Saleh.
La motivazione?
Se non fosse perchè nel paese è in atto una pesante repressione, sarebbe quanto meno curioso!
A fronte dei numerosi cortei di giovani dimostranti che in tutte le città dello Yemen reclamano le dimissioni del presidente Ali Abdallah Saleh, questi ha pensato bene di vietare la "promiscuità nei cortei".
Le donne si sono subito mobilitate e hanno denunciato il ridicolo provvedimento del presidente.

Espulso il giornalista e professore universitario Giovanni Proiettis dal Messico

Riprendo la notizia dall' Unità on line e dal blog "Gualanka", la notizia dell'espulsione dal Messico di Giovanni Proiettis, giornalista e professore universitario, con modalità assurde che hanno una chiara connotazione di violazione dei diritti umani. Da sedici anni residente a San Cristobal de las Casas, nel Chiapas, la sua attività umanitaria è soprattutto a Venustiano Carranza, dove nel 2008 è stata costruita una "Casa degli Angeli", e probabilmente la sua espulsione è legata alle sue denuce sulla violazione dei diritti degli indios da parte della conpagnia mineraria canadese Blackfire Exploration Ltd.

Vera Vigevani Jarach, "Madre de Plaza de Mayo"

Vera Vigevani Jarach fa parte dell'associazione "Madri de Plaza di Mayo" e nel 1976 ha perso la figlia Franca in uno dei tanti "voli della morte" della dittatura militare in Argentina. Si stima che 30 mila giovani desaparecieron. La loro unica colpa era un fervido impegno per una società migliore. Franca era una di questi giovani: intelligente, studiosa e presenza attiva nelle assemblee di istituto del suo collegio nelle quali si discuteva semplicemente dei problemi dei giovani nella società di allora.
La cosa più terribile in quegli anni, era il silenzio e l'indifferenza calate sull'Argentina. Silenzio dei Governi, delle Ambasciate, della stampa. Stava accadendo qualcosa di terribile, ma nessuno ne parlava. Oggi per fortuna in Argentina e anche in altri Paesi come l'Italia, si stanno facendo processi ai carnefici di allora. Ed è giustizia che le "Madri" rivendicano ogni 24 Marzo a Buenos Aires, con una sfilata che anno dopo anno coinvolge un numero crescente di giovani, come lo erano allora i loro figli.
Legalità quindi e non impunità. E' obbligo di ogni buon cittadino rispettare la Legge, ma un buon cittadino ha anche il diritto di disobbedire a leggi ingiuste che calpestano i diritti umani. Ha ricordato l'esempio dei ragazzi di Villa Emma di Nonantola, un'intero paese che coraggiosamente ha disobbedito a leggi ingiuste e terribili. Vera Vigevani Jarach ha portato la sua dolorosa testimonianza ai ragazzi delle scuole con un messaggio molto importante: le nostre vite hanno uno scopo quando ci si impegna per gli altri, la solidarietà deve essere parte fondamentale dell'esistenza di ogni persona.
Il Comune di San Giovanni in Persiceto ha dedicato uno dei due "Alberi della legalità" proprio a Franca Jarach, mentre l'altro alberto è dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno dato la vita per la giustizia e la legalità. L'inaugurazione in Piazza Carducci si è svolta sabato 16 Aprile.

A teatro con i "Commedianti della Pieve"

Venerdì 15 e sabato 16 Aprile, I "Commedianti della Pieve" recitereranno al Teatro Comunale "G.Borgatti" di Cento (Fe) l'indedita commedia dialettale "Trei zideli e l'anvoud bel" (Tre zitelle e il nipote bello).
E' la nuova commedia scritta da Nedda Alberghini Po, che ne cura anche la regia.
Il ricavato delle due serate andrà interamente devoluto alle "Case degli Angeli".
L'occasione è duplice: godere di una bella serata a teatro con una commedia divertente e aiutare le attività umanitarie delle "Case di Daniele".

Assemblea annuale dei soci

Domenica 10 Aprile 2011 si è tenuta l'annuale assemblea dei soci del "Le Case degli Angeli di Daniele" per la rendicontazione del 2010 e previsione degli investimenti e delle attività per l'anno 2011. Nel corso di quest'anno si porterà a compimento la piscina per bambini cerebrolesi della "Casa de los Angeles" di Quito, Ecuador, gestita dalla Fundacion con Cristo di padre Ramiro. I benefici che hanno i bambini con forti handicap al contatto con l'acqua sono incredibili. Ad Arequipa, Perù, si finanzierà la costruzione di un'ala della Escuela de la Vida y de la Paz, scuola unica nel suo genere dove gli insegnamenti sono mirati principalmente allo sviluppo della creatività dei bambini. La Escuela è stata fondata da una personalità prorompente come Huarache Mamani, sciamano e scrittore, che pone al centro dell'educazione dei bambini la cultura della pace, l'uguaglianza e il rispetto per la Madre Terra. Quest'anno poi partirà un progetto importantissimo di adozione a distanza dei bimbi cerebrolesi di Quito: con solamente 500 euro annuali, si gantirà ad un bambino ospite dell "Casa de los Angeles" di Quito, l'assistenza terapeutica e il mantenimento nella struttura. L'iniziativa nasce dalla stretta collaborazione fra Nedda e Fortunato, e Padre Ramiro della Fundacion con Cristo.

5 x mille

E' tempo di dichiarazioni dei redditi e anche noi abbiamo iniziato la campagna per il 5 x mille.
Chi volesse sostenere le attività delle "Case degli Angeli", il nostro codice fiscale da riportare nell' apposito spazio del Mod. 730/2011 o dell'Unico 2011, è 912930037 .
Grazie e tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto e che continuano ancora a farlo.

Recente intervista a Marisela Ortiz

Proponiamo una recente intervista a Martisela Ortiz, benficiata nell'anno 2008 dal nostro premio internazionale "Le Case Di Daniele", che è stata costretta a fuggire dalla sua città per le gravi minacce di morte ricevute dai narcotrafficanti.

Diritto all'acqua

In Italia ci stiamo preparando per votare i quattro importantissimi referendum del 12 e 13 Giugno prossimi. Fra i quattro quesiti, oltre al nucleare e al legittimo impedimento, troveremo 2 quesiti coi quali si chiedono l'abrogazione di articoli che renderebbero di fatto l'acqua una merce. Nel mondo, il controllo delle acque significa perdita dei diritti. Ad esempio nella Patagonia cilena, la privatizzazione dell'acqua ha portato ad una perdita dei diritti delle popolazioni legate alla terra.
Monsignor Luis Infanti è in prima linea a denunciare la privatizzazione che ha portato l'italiana ENEL a controllare le acque e i ghiacciai cileni, in aperto contrasto con i diritti dei contadini.




Newroz 2011

Il Newroz è una festa importantissima per il popolo curdo e coincide con l'inizio della primavera. (Per sapere cosa è il Newroz, si rimanda al bel articolo di Carla Reschia su La Stampa. Clicca qui) Anche in Italia, i Curdi qui residenti, festeggiano in diverse città il loro Newroz.

Quest'anno a Bologna, l'Associazione Bologna Kurdistan e la Comunità Kurda in Italia organizzano una grande festa al Palanord in via Stalingrado, domenica 27 Marzo.
Sarà una giornata di solidarietà con il popolo kurdo e il programma prevede alle ore 19 PRESENTAZIONE LIBRO FOTOGRAFICO"Newroz" di Luciano Nadalini edito da Camera Chiara Edizioni, alle ore 20 MOSTRA FOTOGRAFICA con CENA KURDA e infine un concerto con MUSICA KURDA con gli "Halabja". Interverranno Matteo Richetti, Presidente Assemblea Legislativa Emilia-Romagna; Antonio Mumolo, Presidente Associazione Bologna Kurdistan; David Issamadden, Presidente Comunità Kurda in Italia.

Per saperne di più http://azadiya.blogspot.com/
Per saperne di più sul popolo Kurdo, la rete offre diversi filmati che spiegano molto bene gli attuali problemi. Fra i tanti volgiamo segnalare: Kurdistan, il paese che non c'è - Parte 1 e Parte 2


Paesi in rivolta sul mare Mediterraneo

Non c'è pace per i paesi che si affacciano sulle coste del mare Mediterraneo. Dopo Algeria, Tunisia, Egitto e Libia, anche in Siria ci sono focolai di rivolta contro contro l'attuale governo.
Da Deraa, nel sud della Siria, la protesta si sta espandendo in altre città e non si sa cosa ci si potrà aspettare.
Questo movimento di protesta in Siria ha avuto inizio con un appello su Facebook il 15 marzo a Damasco intitolato "la rivoluzione siriana contro il presidente siriano Bashar Assad 2011", per "una Siria senza tirannia, senza legge d'urgenza né tribunali speciali, senza corruzione né furti, né monopolio delle ricchezze".

Marisela Ortiz in pericolo di vita

Marisela Ortiz, insignita del Premio Daniele - Case degli Angeli nel 2008, è in grave pericolo di vita. E' dovuta fuggire da Ciudad Juarez a seguito delle minacce di morte ricevute per il suo impegno nei diritti civili e per la sua determinazione nel fermare il femminicidio da anni coperto da omertà.
La gravità della situazione in Messico è tale che Amnesty International ha lanciato un appello on-line che invitiamo a sottoscrivere : clicca qui.

La carneficina in Libia

Seguiamo con ansia gli sviluppi della situazione in Libia.
Con l'intervento militare europeo si teme una impennata di morti fra la popolazione civile anzichè fermare di fatto i mercenari di Gheddafi contro i ribelli.

Di ritorno dal viaggio

Carissimi, siamo rientrati dal lungo viaggio in Ecuador e Perù, stanchi ma soddisfatti.
La Guarderia (asilo) "Casa de los Angeles Daniele Po" di Quitumbe, che si trova nella più povera zona al sud di Quito, è diventata un centro diurno di eccellenza per i nostri bimbi gravemente handicappati.
La Fundacion con Cristo, l'associazione che la gestisce da dieci anni, sta facendo miracoli malgrado i gravi problemi di disagio causati, prima di tutto, dalla scarsità di fondi (i bimbi handicappati non sono amati per le adozioni mentre invece sono quelli che più ne hanno bisogno) e dalla disattenta politica sociale del Comune di Quito, che tempo fa ha chiesto di prendere dentro diversi bimbi promettendo che li avrebbe mantenuti con un contributo di 50 dollari al mese per poi disinteressarsene due mesi dopo. L'associazione ha dovuto farsi carico totale del loro mantenimento.
La Guarderia attualmente ha 20 bimbi gravissimi, l'equipe che li cura insieme a due mamme che lavorano nel centro, stanno ottenendo grandi risultati facendo però grossi sacrifici.
Purtroppo bisogna fare tante economie per il problema di cui ho accennato sopra ed anche perchè si tratta di bimbi di famiglie povere molti dei quali hanno solo la mamma e vivono in case insalubri, in più fanno fatica a pagare la piccolissima retta, ovviamente simbolica; molte volte è padre Ramiro a pagarla di persona.
La Fundacion con Cristo sta facendo di tutto per far venire dei volontari locali e dall'estero, così ha costruito tre semplici camerette, dignitose, sopra l'asilo. E'uno dei pochissimi regali di un donatore del luogo.
Adesso servirebbero dei volontari che siano pratici di fisioterapia e di aiuto per le patologie di cui soffrono i bimbi con handicap. Questi volontari usufruiranno dell'alloggio e pagheranno una piccola quota per la copertura delle spese. Potranno ritagliarsi del tempo per la visita della città e dei dintorni poiché il sabato e la domenica i bimbi sono a casa. E’ un appello che lanciamo a tutti coloro che vogliano fare una esperienza unica e umanamente ricchissima.



Nedda e io sapendo che l'acqua è una delle terapie più amate ed efficaci per i bimbi e vedendo la piccola vasca dove solo una volta alla settimana, per pochi minuti possono godere di questa terapia, abbiamo discusso con la direzione e deciso di ampliare la costruzione facendo una piscina sul lato destro dell'asilo, collegata, così che tutti i bimbi almeno due volte la settimana e per un tempo giusto, possono godere di questa idroterapia.
Abbiamo portato a casa il progetto, preparato dall'architetto membro dell'associazione ed entro giugno la piscina sarà pronta. Sarà fruibile anche per i volontari che andranno alla Guarderia. Verrà istallata anche la vasca idromassaggio che attualmente è inutilizzata, regalata tempo fa da una associazione olandese.
Abbiamo studiato anche altre cose, come un viaggio turistico equo-solidale, in quanto il fratello di Ramiro, Jack ha sempre avuto una agenzia turistica e gestisce un lodge lasciatogli in eredità dal padre nella foresta amazzonica, in una zona di estrema bellezza. Nella stessa zona amazzonica l'anno scorso abbiamo finanziato la coltivazione della "granadillas" il frutto della passiflora, il ricavato della sua vendita andrà completamente a favore della Guarderai: fra tre mesi avremo il primo raccolto.


Anche quello di cercare di finanziare l'asilo con varie iniziative è un progetto che stiamo cercando, insieme al direttivo della Fundacion con Cristo, di realizzare. Purtroppo il bimbo con handicap non può fare nulla.
Nedda, in spagnolo, ha parlato per bel due volte dei problemi dei bimbi con handicap durante la messa domenicale, paragonandoli ad angeli, in una chiesa stipata da circa 350 parrocchiani di Ramiro, purtroppo siamo all'altro estremo della città. L'attenzione è stata grandissima tanto che nei giorni successivi sono arrivati molti regali in roba da mangiare, riso e vestiti ecc.
Speriamo!


Per quanto riguarda Arequipa (Perù), abbiamo visitato la "Scuola de la vida e de la Paz", ed anche quì è nato un bellissimo rapporto, si tratta di una scuola che va oltre il semplice insegnamento e che la stessa denominazione ne da il significato. C'è un coinvolgimento della comunità indigena per il mantenimento delle tradizioni e della loro cultura. Ci siamo impegnati ad ampliare con una spesa controllata una parte dell'edificio, perchè causa di un problema di proprietà di un suolo dove sorge parte della scuola, rischiano a breve di chiudere alcune aule. L'architetto presente all'incontro e tutto lo staff direttivo, persone veramente brave, ci faranno avere tutta la documentazione. Tutti gli atti statutari e le iscrizioni ufficiali ci sono già arrivate. In più la nostra amica di Lima dove alloggiamo quando andiamo in Perù, Yolanda, ci ha fatto tante ricerche sulla scuola e le persone (lei è una commercialista) e invierà lei i suoi amici di Arequipa a controllare. Con Yolanda siamo poi andati a salutare le amiche della Polizia nazionale Peruviana alla quale, per il loro centro che accoglie i bimbi di strada, abbiamo regalato l'anno scorso due "lavadore" (lavatrici) che usano per lavare la tanta roba di questi bimbi e ragazzi. L'addetta una volontaria anziana non finiva di ringraziarci per questa benedizione di lavatrici che per lei sono i suoi gioielli.

Arequipa - Perù

Ci siamo trasferiti in Perù e oggi 23 febbraio siamo ad Arequipa.
Questa mattina abbiamo incontrato la responsabile e l'architetto della Escuela de "La vida y de la paz" per valutare il progetto di una nuova costruzione per la scuola superiore.
Il progetto e' buono e le persone offrono garanzia di serietà.
Abbiamo incontrato una classe di bambini che ci hanno donato i loro disegni spiegandone il significato.
Abbiamo visitato l'istituto visionando i vari laboratori artigianali e scientifici, in merito ai quali ci sono stati spiegati i programmi didattici.
Tra le lezioni si fa anche teatro.
Questa scuola, parificata e riconosciuta dallo Stato, e' molto particolare in quanto l'insegnamento e' finalizzato oltre che alla normale educazione scolastica anche ad una cultura della pace e rispetto per l'ambiente (la madre terra o “pachamama”). Interessanti anche i corsi tenuti ai genitori per una educazione dell'intera famiglia.
Dopo il pranzo consumato con la pedagogista e responsabile, signora Susanna, siamo rientrati al nostro albergo.
Nel pomeriggio shopping di "nacimientos" (presepi), sarà un problema portarli a casa tutti. Il clima di Arequipa è primaverile ma intornom, tutti e tre i vulcani sono pieni di neve.
Domani rientreremo a Lima e troveremo un clima ancora diverso, estivo.
La disponibilità di Ramiro e sopratutto della sua donna factotum e' stata ammirevole così da alleviarci qualsiasi problema. Il viaggio il cambio di fuso orario e il clima ci avevano un po’ scossi, ma adesso ci siamo ripresi benissimo tanto che Domenica pomeriggio Nedda e' stata chiamata da Padre Ramiro a parlare in chiesa durante la messa alla gente (qui la chiesa e' sempre piena).
Ha parlato in castillano per sensibilizzarli sui problemi dei bimbi della Casa degli Angeli e sull'aiuto che serve a loro. Come sa fare lei, ha toccato tasti molto sensibili tanto che ha ricevuto un lungo applauso e a fine messa un tenero bimbo è venuto a darci un dollaro per le Case degli Angeli.
Questa mattina siamo tornati all'asilo “Daniele Po” con un gruppo di preghiera di donne benestanti interessate a dare un aiuto economico o di altro genere ai bimbi.
Ancora una volta siamo stati sorpresi dalla cure e dall'amore che questi bimbi stanno ricevendo, li abbiamo visti nel momento della idroterapia ed e' stato bello vedere come gioiscono nella vasca durante la terapia.
Vedendo la difficoltà di farli partecipare tutti insieme pur essendo una vasca grande, abbiamo deciso di accogliere una loro richiesta di fare una piscina all'aperto adatta a loro.
Quito e' piovosa, e questo dicono che sta' alimentando un po' di influenza.

Siamo in Sud America

Ci siamo ancora, e abbiamo tante novità sulle quali stiamo lavorando da tempo.
Anche quest'anno siamo partiti per il nostro annuale viaggio e per il terzo anno consecutivo ci troviamo in Sud America.
La prima tappa è stato l'Equador dove Padre Ramiro si occupoa della Guaderia Infantil Daniele Po che ieri abbiamo visitato e come al solito c'e' da commuoversi per l'amore che viene dato a questi bimbi sfortunati.
Ci sono novita' in quanto hanno fatto 4 camere per i volontari sopra l'asilo, molto spartane ma accoglienti.
Le suore di clausura del collegato loro monastero dove risiediamo (dormiamo in canonica) Nedda le ha conquistate regalandogli le sacre rappresentazioni, ci stanno facendo ingrassare perche' sono loro che preparano il mangiare e esagerano sempre.
Nel pomeriggio di ieri abbiamo avuto un incontro di benvenuto con la commissione parocchiale che aiuta anche la Casa degli Angeli e in serata abbiamo incontrato la direzione delle Fundacion con Cristo (di cui tre membri sono i fratelli di Ramiro) e il presidente ci ha fatto una relazione su progetti e l'andamento dell'asilo. Gli abbiamo detto quali sarebbero le nostre idee per aiutare i bimbi e cioe': avviare delle adozioni a distanza anche parcelizzandole in relazione alle diverse voci del costo di un bimbo, loro debbono darci le specifiche; creare un corso di spagnolo per i volontari e i turisti, e in merito a questi ci faranno avere un programma turistico da poter mettere sul nostro sito, molto interessante e originale. Un fratello di Ramiro e' un esperto nel settore e gestisce l'agriturismo nella Amazzonia ecuadoriana e' stato molto interessato. Ovviamente una parte degli introiti andra' alla Guarderia Daniele Po.