Di ritorno dal viaggio

Carissimi, siamo rientrati dal lungo viaggio in Ecuador e Perù, stanchi ma soddisfatti.
La Guarderia (asilo) "Casa de los Angeles Daniele Po" di Quitumbe, che si trova nella più povera zona al sud di Quito, è diventata un centro diurno di eccellenza per i nostri bimbi gravemente handicappati.
La Fundacion con Cristo, l'associazione che la gestisce da dieci anni, sta facendo miracoli malgrado i gravi problemi di disagio causati, prima di tutto, dalla scarsità di fondi (i bimbi handicappati non sono amati per le adozioni mentre invece sono quelli che più ne hanno bisogno) e dalla disattenta politica sociale del Comune di Quito, che tempo fa ha chiesto di prendere dentro diversi bimbi promettendo che li avrebbe mantenuti con un contributo di 50 dollari al mese per poi disinteressarsene due mesi dopo. L'associazione ha dovuto farsi carico totale del loro mantenimento.
La Guarderia attualmente ha 20 bimbi gravissimi, l'equipe che li cura insieme a due mamme che lavorano nel centro, stanno ottenendo grandi risultati facendo però grossi sacrifici.
Purtroppo bisogna fare tante economie per il problema di cui ho accennato sopra ed anche perchè si tratta di bimbi di famiglie povere molti dei quali hanno solo la mamma e vivono in case insalubri, in più fanno fatica a pagare la piccolissima retta, ovviamente simbolica; molte volte è padre Ramiro a pagarla di persona.
La Fundacion con Cristo sta facendo di tutto per far venire dei volontari locali e dall'estero, così ha costruito tre semplici camerette, dignitose, sopra l'asilo. E'uno dei pochissimi regali di un donatore del luogo.
Adesso servirebbero dei volontari che siano pratici di fisioterapia e di aiuto per le patologie di cui soffrono i bimbi con handicap. Questi volontari usufruiranno dell'alloggio e pagheranno una piccola quota per la copertura delle spese. Potranno ritagliarsi del tempo per la visita della città e dei dintorni poiché il sabato e la domenica i bimbi sono a casa. E’ un appello che lanciamo a tutti coloro che vogliano fare una esperienza unica e umanamente ricchissima.



Nedda e io sapendo che l'acqua è una delle terapie più amate ed efficaci per i bimbi e vedendo la piccola vasca dove solo una volta alla settimana, per pochi minuti possono godere di questa terapia, abbiamo discusso con la direzione e deciso di ampliare la costruzione facendo una piscina sul lato destro dell'asilo, collegata, così che tutti i bimbi almeno due volte la settimana e per un tempo giusto, possono godere di questa idroterapia.
Abbiamo portato a casa il progetto, preparato dall'architetto membro dell'associazione ed entro giugno la piscina sarà pronta. Sarà fruibile anche per i volontari che andranno alla Guarderia. Verrà istallata anche la vasca idromassaggio che attualmente è inutilizzata, regalata tempo fa da una associazione olandese.
Abbiamo studiato anche altre cose, come un viaggio turistico equo-solidale, in quanto il fratello di Ramiro, Jack ha sempre avuto una agenzia turistica e gestisce un lodge lasciatogli in eredità dal padre nella foresta amazzonica, in una zona di estrema bellezza. Nella stessa zona amazzonica l'anno scorso abbiamo finanziato la coltivazione della "granadillas" il frutto della passiflora, il ricavato della sua vendita andrà completamente a favore della Guarderai: fra tre mesi avremo il primo raccolto.


Anche quello di cercare di finanziare l'asilo con varie iniziative è un progetto che stiamo cercando, insieme al direttivo della Fundacion con Cristo, di realizzare. Purtroppo il bimbo con handicap non può fare nulla.
Nedda, in spagnolo, ha parlato per bel due volte dei problemi dei bimbi con handicap durante la messa domenicale, paragonandoli ad angeli, in una chiesa stipata da circa 350 parrocchiani di Ramiro, purtroppo siamo all'altro estremo della città. L'attenzione è stata grandissima tanto che nei giorni successivi sono arrivati molti regali in roba da mangiare, riso e vestiti ecc.
Speriamo!


Per quanto riguarda Arequipa (Perù), abbiamo visitato la "Scuola de la vida e de la Paz", ed anche quì è nato un bellissimo rapporto, si tratta di una scuola che va oltre il semplice insegnamento e che la stessa denominazione ne da il significato. C'è un coinvolgimento della comunità indigena per il mantenimento delle tradizioni e della loro cultura. Ci siamo impegnati ad ampliare con una spesa controllata una parte dell'edificio, perchè causa di un problema di proprietà di un suolo dove sorge parte della scuola, rischiano a breve di chiudere alcune aule. L'architetto presente all'incontro e tutto lo staff direttivo, persone veramente brave, ci faranno avere tutta la documentazione. Tutti gli atti statutari e le iscrizioni ufficiali ci sono già arrivate. In più la nostra amica di Lima dove alloggiamo quando andiamo in Perù, Yolanda, ci ha fatto tante ricerche sulla scuola e le persone (lei è una commercialista) e invierà lei i suoi amici di Arequipa a controllare. Con Yolanda siamo poi andati a salutare le amiche della Polizia nazionale Peruviana alla quale, per il loro centro che accoglie i bimbi di strada, abbiamo regalato l'anno scorso due "lavadore" (lavatrici) che usano per lavare la tanta roba di questi bimbi e ragazzi. L'addetta una volontaria anziana non finiva di ringraziarci per questa benedizione di lavatrici che per lei sono i suoi gioielli.

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