Aggiornamenti dal Congo

Siamo a Bukavu (Sud Kivu) siamo alloggiati, molto spartanamente, presso il Seminario Maggiore di Muresha, a 20 Km dalla città in una zona sicura. E' difficile descrivere la situazione qui da ogni punto di vista;mangiamo con i padri che sono tutti insegnanti del seminario, quasi tutti parlano in italiano e sono molto gentili, per cui abbiamo l'occasione di avere informazioni molto interessanti su questa parte del Congo e sul Paese in genere.
Questa zona del Congo è verdissima, siamo a circa 1.600 mt di altezza per cui non soffriamo più l'oppressivo calore di Kinshasa.
Domenica scorsa nel pomeriggio, dopo una giornata di fortissima pioggia siamo andati nel pomeriggio al mercato del villaggio, qui vicino, dove tutti conoscono Padre Francios ( qui lo chiamano tutti D'Assisi) e ci siamo trovati completamente nel fango, la gente camminava scalza o con le scarpe in mano noi non ci siamo mai allontanati dalla strada per evitare di trovarci con le scarpe piene di fango.
Il mercato è di una povertà assoluta ma questo è l'economia che qui permette di mangiare, la merce anche di grandissimo peso è trasportata a mano, sulla testa o sulla schiena da donne e bimbi di tutte le età. E' una grandissima pena vederli.
Lunedi padre Francois ci ha portato nella foresta, verso Goma, per conoscere una comunità di Pigmei che lui da tempo conosce. E' stato un momento straordinario ma un'autentica avventura africana per arrivare fino a loro. Questa è una etnia martoriata e ridotta a vivere fuori dal loro habitat naturale e dalle loro usanze di uomini della foresta a causa dell'occupazione dei loro territori da parte delle multinazionali, territori ricchi di minerali, e per fare posto ai parchi nazionali.
Vivono in una situazione al limite dell'immaginabile, per raggiugerli abbiamo percorso a piedi alcuni kilometri in mezzo a campi di te e con un seguito di bimbi che spuntavano ovunque, tutti scalzi e vestiti di stracci, pero contenti di vedere padre Francois e due bianchi con sporte piene di caramelle (qui sono chiamate bon bon) comperate lungo la strada.

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